lunedì 12 gennaio 2009

Le Passanti

Io dedico questa canzone
ad ogni donna pensata come amore
in un attimo di libertà
a quella conosciuta appena
non c'era tempo e valeva la pena
di perderci un secolo in più

A quella quasi da immaginare
tanto di fretta l'hai vista passare
dal balcone a un segreto più in là
e ti piace ricordarne il sorriso
che non ti ha fatto e che tu le hai deciso
in un vuoto di felicità

Alla compagna di viaggio
i suoi occhi il più bel paesaggio
fan sembrare più corto il cammino
e magari sei l'unico a capirla
e la fai scendere senza seguirla
senza averle sfiorato la mano

A quelle che sono già prese
e che vivendo delle ore deluse
con un uomo ormai troppo cambiato
ti hanno lasciato, inutile pazzia
vedere il fondo della malinconia
di un avvenire disperato

Immagini care per qualche istante
sarete presto una folla distante
scavalcate da un ricordo più vicino
per poco che la felicità ritorni
è molto raro che ci si ricordi
degli episodi del cammino

Ma se la vita smette di aiutarti
è più difficile dimenticarti
di quelle felicità intraviste
dei baci che non si è osato dare
delle occasioni lasciate ad aspettare
degli occhi mai più rivisti

Allora nei momenti di solitudine
quando il rimpianto diventa abitudine,
una maniera di viversi insieme,
si piangono le labbra assenti
di tutte le belle passanti
che non siamo riusciti a trattenere

Fabrizio De Andrè
(dall'album Canzoni, cover di un brano di Georges Brassens, a sua volta ispirato a una poesia di Antoine Paul.)

sabato 10 gennaio 2009

La pillola dell'innamoramento


Lui: Cara, cos'hai?
Lei: ...
Lui: E' successo qualcosa?
Lei: ...
Lui: Non mi hai degnato di uno sguardo per tutta la cena... Non mi hai dato neanche un bacio...
Lei: ...
Lui: E smettila di guardare quella cazzo di televisione per un attimo!
Lei: Bruno, è tutto il giorno che ci penso... Bruno, io... io...
Lui: Dai, parla!
Lei: ...Non ti amo più come una volta. Anzi. Non ti amo più.
Lui: Cara... non dirmi che ti sei di nuovo dimenticata di prendere la pillola!

Liberamente tratto da Amore: in arrivo la «Pozione di Cupido» (Corriere della Sera, 8 gennaio 2009)

Farmaci dell'amore in grado di diminuire o aumentare il sentimento di chi li assume. Un breve saggio pubblicato sulla rivista Nature intravede proprio questa prospettiva nei risultati di numerosi studi scientifici. Non è lontano il giorno in cui si produrranno farmaci per modulare il sentimento. Gli ingredienti della «Pozione di Cupido» già noti sono l'ormone dell'affetto e dell'amore materno, l'ossitocina, l'ormone vasopressina.

venerdì 9 gennaio 2009

Cuori al freddo


Sono freddolosa. Lo sono sempre stata. E sto patendo le temperature polari di queste ultime settimane, nonostante abbia una casetta calda e morbidi maglioni di lana. Al problema del freddo e dei senzatetto è dedicato l'articolo di Gian Antonio Stella sul Corriere della Sera di oggi, dal titolo "In difesa dei clochard lasciati al gelo". Non stupisce che vengano abbandonati al loro destino, ma c'è un allarmante accanimento verso di loro. Lo testimoniano i recenti episodi di estrema chiusura e intransigenza che si sono verificati nel nostro Paese: l'altolà della polizia ai volontari che portavano tè caldo ai clochard rifugiati nella stazione di Mestre perché non avevano l'autorizzazione; le stazioni veneziane volutamente chiuse di notte; il taglio degli aiuti; la multa di 160 euro data a fine dicembre da certi poliziotti fiorentini a poveracci che passavano la notte all'addiaccio con la motivazione surreale che «Dormivano in modo palesemente indecente». Infine l'episodio che più ci ha toccato il cuore durante le vacanze di Natale, ovvero «la morte di «Babu» sotto i portici del Teatro Carlo Felice di Genova dopo la sbrigativa operazione di 'pulizia' (o «polizia»?) con la quale alla vigilia di Natale erano state buttate via le coperte 'sporche' regalate ai senzatetto dalla Caritas».
Sembra uno scherzo del destino - aggiungo io - perché dall'altro lato di piazza De Ferrari le autorità cittadine stavano inaugurando la mostra dedicata a Fabrizio De Andrè, il più grande cantore degli emarginati...

giovedì 1 gennaio 2009

Haiku


Un filo di fumo
disegna adesso
il primo cielo dell'anno

(Kobayashi Issa)