mercoledì 25 luglio 2012

Rosaria dal parrucchiere


"Spesso Rosaria pensava di non riuscire per costituzione a fare tutto. Lavorare, pensare a Peppino e alla casa, essere una buona moglie per suo marito, tenere la permanente in ordine. Si vergognava dei suoi desideri, si vergognava di volere del tempo per sé, lontano da tutti. Aspettava i rari momenti di solitudine con un desiderio che la imbarazzava. Era contenta quando andava a farsi i capelli, di solito una volta al mese. Sceglieva sempre nuovi saloni da parrucchiere, con la scusa che non era mai contenta di come le avevano combinato la testa la volta precedente. In realtà desiderava solo andare dove nessuno la conosceva dove nessuno le avrebbe chiesto niente, dove per un'ora e mezza si sarebbero occupati di lei mentre sfogliava le riviste e fingeva di essere un'altra persona."

(La kryptonite nella borsa, Ivan Cotroneo)

giovedì 19 luglio 2012

Cosa ho imparato a Mahdia


Che le case sono basse, bianche e con il tetto piatto.
Che la sabbia, anche se bianca, scotta tantissimo.
Che i tassisti guidano come pazzi.
Che i tunisini vorrebbero venderti anche la dentiera della nonna.
Che le rondini custodiscono gelosamente il loro nido, danzano leggere e il loro volo è ipnotico.
Che l'alba è meravigliosa ovunque.