Il mio naso sulle tue palpebre
(serrande alzate)che non sanno se chiudere
la bottega in cui le fate
hanno lo sguardo immoto
sul dormire che non giunge.
Il tuo fiato è un poco affannoso,
si disperde là
dove vagheggi chissà
quale fantasia perduta
o fiaba, raccontata
per avere il tuo sonno.
Dalle tapparelle un bel sole
riga di buonumore quel pulviscolo;
dentro sono avvinto e c'è amore
in groppi e batticuore: lo sentissi anche tu!
Il mio naso sulle tue palpebre
le sfiora appena
e sa non farsi notare:
fiuta forse il gusto d'arcano
del tuo trasognare
che oltrepassa ogni meta?
Metafisica è la tua intesa
con ciò che mi sfugge
e posso solo ammirare.
Molto fisica è la sorpresa
di averne prova...
ora che ho appreso a scrutare.
Lievemente il sole è calato
e un nuovo taglio estende quelle strisce ridenti;
dentro sono avvinto e c'è amore
in groppi e batticuore: lo sentissi anche tu!
La mia culla è meraviglia esplosa
non ti dondola ma avvolge e ammanta.
La mia culla è poesia ansiosa
di svelarmi quello che ti incanta
(Marlene Kuntz)
3 commenti:
Mi piace il tuo blog! Ho apprezzato molto il Magritte. Visto che mi hai messo nei link ti aggiungo in quelli di ergosfera e nell'impepatadibozze. Ciao!
Streghetta! Proprioo settimo piano dovevi scegliere?!? Li hai letti i racconti di Buzzati?
bacio dagli alti terrazzi
F
Per me il settimo piano è il mio piccolo paradiso, meglio del settimo cielo! E poi il racconto di Buzzati s'intitola "Sette piani". Tutta un'altra storia, no??!!!
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