venerdì 11 luglio 2008
L'uomo
Le piante, da quelle di seta fino alle più arruffate
gli animali, da quelli a pelo fino a quelli a scaglie
le case, dalle tende di crine fino al cemento armato
le macchine, dagli aeroplani al rasoio elettrico
e poi gli oceani e poi l'acqua nel bicchiere
e poi le stelle
e poi il sonno delle montagne
e poi dappertutto mescolato a tutto l'uomo
ossia il sudore della fronte
ossia la luce nei libri
ossia la verità e la menzogna
ossia l'amico e il nemico
ossia la nostalgia la gioia il dolore
sono passato attraverso la folla
insieme alla folla che passa.
(Nazim Hikmet)
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3 commenti:
Mi piace moltissimo Hikmet. Lo scoprii tanti anni fa attraverso una delle sue poesie più famose, questa:
Il più bello dei mari
è quello che non navigammo.
Il più bello dei nostri figli
non è ancora cresciuto.
I più belli dei nostri giorni
non li abbiamo ancora vissuti.
E quello che vorrei dirti di più bello
non te l’ho ancora detto.
Anche a me, ovviamente. Ha una poeticità profonda ma semplice, non ostica, che arriva direttamente al cuore...
Anche a me piace Hikmet, questa non l'avevo mai letta.
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