lunedì 10 gennaio 2011

Dialogo nel buio



All'inizio sono un po' agitata... Mentre percorro il primo corridoio ed entro nella semioscurità, con la punta del bastone che segue il pavimento, penso "Non ce la farò mai". Poi conosco Matteo, la nostra guida, sento la presenza degli amici vicini e del mio fidanzato e mi lascio andare. Alla parte di me che "vede", ma non con gli occhi. Le mani curiose seguono le pareti. Ambiente dopo ambiente, scopro oggetti, profumi. Anche i suoni mi guidano. E dove non arrivano i sensi arriva l'immaginazione. La vivo come un gioco...
Matteo ci aiuta tantissimo. Grazie alla sua voce rassicurante e avvolgente. È bello quando mi prende la mano... Lo sento familiare questo gesto.
Dopo un'ora e mezza al buio, quando esco alla luce, mi gira la testa.

1 commento:

Lo ha detto...

Diceva Borges: la cecità è una clausura, ma è anche una liberazione, una solitudine propizia alle invenzioni, una chiave e un'algebra.