martedì 18 gennaio 2011

In difesa della cultura



Il messaggio che passa da questo intervento di Mariastella Gelmini, Ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca, è che la cultura e il sapere siano inutili, perché comandano le leggi di mercato. Quali tagli vengono fatti? Alla cultura. Quali mestieri vengono sottopagati, poco rinonosciuti e precari? Quelli legati alle parole, all'insegnamento, all'educazione, alla creatività. E questo proprio non mi va giù. "La cultura è il pane della società". Invece in Italia la cultura resta il settore dove si investe di meno. Allora ci si iscrive tutti a Economia e Commercio e amen! Un posto di lavoro e un guadagno sono garantiti... (provocazione).

Sull'argomento rimando al blog (http://laculturasottile.wordpress.com) di Fausto Colombo, il mio ex prof. di Teoria e tecnica delle comunicazioni sociali:
"Leggo il seguente commento del Ministro Gelmini sulla laurea in scienze della comunicazione.
Penso, dal profondo del cuore che si tratti della dimostrazione della natura fortemente ideologica di qualunque atto sull’università di questo ministro, di questo governo, di una larga parte della classe dirigente italiana.
Non fate caso al fatto che si parli di scienze della comunicazione, ma delle parole che vengono dopo, da cui si evince che una laurea è utile se serve a trovare lavoro. Cioè il sapere è utile solo e soltanto se è strumentale al trovare lavoro.
A qualcuno viene ancora in mente che il sapere fa trovare lavoro perché è una qualità in sé? Di cui le nostre società hanno bisogno più che mai? E che semmai occorre chiedersi com’è stato possibile che il sapere sia stato trasformato in una cosa inutile a meno che non sia nobilitato dal fatto che qualcuno ti assume? Il che vuol dire che abbiamo lasciato che un mercato cieco e miope, dove certo non sono mica tutti geni, decidesse di cosa bisognava o non bisognava insegnare?
Questo è il nostro sinistro ministro dell’università? Sorry, not in my name."

E concludo il post con una citazione di John Keating, il professore dell'Attimo fuggente: "...Medicina, legge, economia, ingegneria sono nobili professioni, necessarie al nostro sostentamento. Ma la poesia, la bellezza, il romanticismo, l'amore... sono queste le cose che ci tengono in vita."

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