giovedì 28 aprile 2011

Piccole donne (incipit)


"Natale non è Natale senza regali", si lamentò Jo, sdraiata sulla coperta.
"È così spiacevole essere poveri!" sospirò Meg, abbassando lo sguardo sul suo vecchio vestito.
"Non è giusto che alcune bambine possano avere tutto ciò che desiderano e altre non abbiano niente", aggiunse la piccola Amy, tirando su con il naso con aria offesa.
"Ma abbiamo il papà e la mamma, e la compagnia una dell'altra", disse Beth compiaciuta dal suo angolo.
A queste parole la luce del caminetto sembrò come ravvivare i quattro giovani visi, che però si rabbuiarono subito quando Jo disse tristemente: "Ma papà non c'è, e non lo vedremo ancora per molto." Non disse "forse mai", ma ciascuna di loro aggiunse in silenzio queste parole, pensando al padre lontano, sul campo di battaglia.

(Piccole donne, Louisa May Alcott)

martedì 26 aprile 2011

Una vera vita


«Ci vuole coraggio nella vita e un senso di sè che non sia quello della carriera e dei soldi. Ma che sia il senso che sei parte di questa cosa meravigliosa che è tutto intorno a noi. E' fattibile, per tutti. Fare una vita. Una vera vita in cui ci sei tu. Una vita in cui ti riconosci»

Tiziano Terzani

lunedì 18 aprile 2011

Habemus Papam, ovvero dell'umanità


Domenica sera ho visto il nuovo film di Nanni Moretti. Appena tornata in casetta mi sono appuntata delle idee, delle riflessioni sul taccuino.
Il film parte da un'idea geniale, una situazione mai avvenuta prima nella storia della Chiesa: il Papa appena nominato (Michel Piccoli) non si sente all'altezza dell'incarico e proprio nel momento della sua proclamazione e dell'uscita sul balcone per salutare la folla dei fedeli in Piazza San Pietro ha una crisi di panico... urla, ansima e scappa via. Lungo i corridoi. Per superare la crisi i cardinali provano a ricorrere all'intervento del miglior psicoanalista (Nanni Moretti) prima, e della moglie (Margherita Buy) poi. "Dio vede in me capacità che non ho. Dove sono, dottore? Le cerco e non le trovo"
È a questo punto che la storia si divide in due e avviene un vero e proprio scambio di luoghi: da una parte la vita dei cardinali e dello psicoanalista, reclusi in Vaticano e convinti dal suo portavoce (Jerzy Stuhr) che il Santo Padre sia chiuso nei suoi appartamenti a riflettere. Qui Moretti ci delizia con divertenti scenette con i cardinali - l'organizzazione del torneo di pallavolo - o con la guadia svizzera incaricata di simulare la presenza del Papa! Dall'altra la fuga del Papa che, in incognita, vaga tra le strade e i locali di Roma. Sono proprio questi i momenti più belli del film, grazie all'intensità dello sguardo di Piccoli. Sembra un vecchio confuso, perduto. Che ritrova il sorriso nei versi de Il Gabbiano di Cechov, e veniamo a sapere che la sua grande passione giovanile era la recitazione. Solo nel teatro il Papa trova un guizzo, un lampo.
Mi ha colpito molto la scena in cui i cardinali, riuniti nella Cappella Sistina, attendono il risultato dell'elezione e, nonostante i loro vestiti sontuosi e gli anelli d'oro, pregano fra sè e sè di non essere scelti, come dei bambini. Come succedeva a scuola, quando il prof. apriva il registro e pronunciava ad alta voce il nome dello studente interrogato. I porporati sono umani anche di sera... quando sono nelle loro stanze, oguno impegnato in una semplice attività: chi si allena sulla cyclette, chi si diletta con un puzzle, chi prende le goccine per dormire.
Idea geniale, dunque. E poi? Concordo con Mereghetti quando scrive "uno spunto geniale che forse avrebbe avuto bisogno di una diversa elaborazione" e con chi lamenta che il regista non è andato a fondo, non ha analizzato la crisi interiore dell'uomo/Papa. Davvero un peccato. Perché il film poteva allora essere un capolavoro. Mentre così è un film non risolto. Un capolavoro mancato, appunto.
Voglio soffermarmi sull'immagine del balcone vuoto dove il Papa non vuole affacciarsi, con le tende porpora che si muovono al vento. La domanda finale vuole il punto interrogativo: "Habemus Papam?"

p.s.: bellissima la canzone "Todo Cambia" di Mercedes Sosa!
p.s.2: quale sarà il nuovo tormentone morettiano? "Ma lei ha problemi con le fede?" o "Cardinale! Non esiste più da cinquant'anni palla prigioniera!" o "Soffro di deficit da accudimento, ma non ho capito cos'è" ;-)

Tre stelline *** e mezzo


Habemus Papam
Nanni Moretti
Italia, Francia 2011

domenica 17 aprile 2011

Quello che voleva


"Quello che voleva era smarrirsi tra le pieghe di un'idea irresistibile, osservare il filo nero che si srotolava dalla punta del suo pennino d'argento avvolgendosi in parole..."
(Espiazione, Ian McEwan)

venerdì 15 aprile 2011

Restiamo umani


"RESTIAMO UMANI è l'adagio con cui firmavo i miei pezzi per il manifesto e per il blog ed è un invito a ricordarsi della natura dell'uomo, io non credo nei confini nelle barriere, nelle bandiere. Credo che apparteniamo tutti, indipendentemente dalle latitudini e dalle longitudini, alla stessa famiglia che è la famiglia umana."
(Vittorio Arrigoni)

mercoledì 13 aprile 2011

Il gioco delle differenze



Quando guardano insieme un film, lei nota come sono vestiti gli attori, lui se mangiano e cosa mangiano! :-)