giovedì 17 dicembre 2009

Adesso basta

"Adesso basta! Guardati intorno, ma non vedi che vita facciamo?! Reagisci! Stand up!".

mercoledì 16 dicembre 2009

Le donne vere hanno le curve


Be' lo ammetto, alcune volte ci casco anch'io. Basta guardare due minuti di televisione o i cartelloni pubblicitari camminando per strada. Donne slanciate, dalle gambe lunghe lunghe, seni a palloncino, culetti lisci lisci, pelle perfetta e sguardi ammiccanti. Poi, per fortuna, qualcuno mi ricorda amorevolmente che le donne "vere" sono altre. Perfettamente imperfette. Proprio come nel film "Le donne vere hanno le curve" (regia di Patricia Cardoso), che ho visto di recente. Una commedia leggera e senza pretese, che ha ricevuto il premio del pubblico al Sundance Festival. Tralasciando le tematiche etnico-sociali, voglio soffermarmi sulla scena in cui Ana, la protagonista, e le altri lavoratrici della sartoria cominciano a spogliarsi e a mostrare l'una all'altra i loro difetti. E a riderci su con vera complicità femminile. La scena si chiude con l'abbondante Ana che stira ancheggiando in reggiseno e mutande a suon di musica.

lunedì 2 novembre 2009

Ciao Alda



Non ho bisogno di denaro.
Ho bisogno di sentimenti,
di parole, di parole scelte sapientemente,
di fiori detti pensieri,
di rose dette presenze,
di sogni che abitino gli alberi,
di canzoni che facciano danzare le statue,
di stelle che mormorino all' orecchio degli amanti.
Ho bisogno di poesia,
questa magia che brucia la pesantezza delle parole,
che risveglia le emozioni e dà colori nuovi.

(Alda Merini)

venerdì 2 ottobre 2009

Quando diventai un frutto


Femmina e maschio fui concepita all’ombra della luna
ma Adamo fu sacrificato alla mia nascita,
immolato ai mercenari della notte.
E per colmare il vuoto della mia altra essenza
mia madre mi ha lavato con acqua torbida
mi condusse sul pendio di ogni montagna
e al vortice delle domande mi consegnò.
Mi consacrò all’Eva della vertigine
e mi impastò con il buio e la luce
affinché diventassi donna-bersaglio e donna-freccia
trafitta e gloriosa
angelo dei piaceri senza nome.


Straniera crebbi e mai nessuno poté mietere il mio grano.
Disegnai la mia vita su una pagina bianca
mela che nessun albero aveva partorito
poi la ritagliai e ne uscii
una parte di me vestita di rosso, un'altra parte di bianco.
Non ero solo dentro o fuori del tempo
perché ebbi origine nelle due foreste
e mi ricordai prima di nascere
di essere una moltitudine di corpi
di avere dormito a lungo
di avere vissuto a lungo
e quando diventai un frutto
seppi quel che mi attendeva.

Ho chiesto ai maghi di prendersi cura di me
Allora mi hanno presa.
Ero
la mia risata
dolce.
La mia nudità
azzurra.
E il mio peccato
timido.
Mi libravo sulle ali di un uccello
e di notte diventavo un guanciale.
Rivestirono il mio corpo di talismani
e spalmarono il mio cuore con il miele della follia.
Custodirono i miei tesori e i ladri dei miei tesori
mi portarono silenzi e racconti
e mi prepararono a vivere senza radici.

Da quel momento sono in cammino.
Indosso una nuvola ogni notte e viaggio.
Solo io mi dico addio
e solo io mi accolgo.
Il desiderio è il mio cammino e la tempesta la mia bussola
in amore non getto l'ancora in nessun porto.
Di notte lascio gran parte di me stessa
poi mi ritrovo e mi abbraccio appassionatamente al ritorno.
Gemella del flusso e del riflusso
dell'onda e della sabbia
dell'astinenza della luna e dei suoi vizi
dell'amore
e della morte dell'amore.
Di giorno
la mia risata appartiene agli altri, ma la mia cena segreta
mi appartiene.
Chi comprende il mio ritmo mi conosce
mi segue
ma mai mi raggiunge.

Joumana Haddad, Non ho peccato abbastanza - Antologia di poetesse arabe contemporanee

martedì 8 settembre 2009

Ringrazio tutti coloro che non amo



perché non mi fanno venire il mal di testa
non mi fanno scrivere lunghe lettere
non agitano i miei sogni
non li attendo con ansia
non leggo i loro oroscopi sul giornale
non compongo il loro numero di telefono
non li penso.
Li ringrazio molto
non mi mettono in subbuglio la vita

Dunya Mikhail, Non ho peccato abbastanza - Antologia di poetesse arabe contemporanee

lunedì 31 agosto 2009

Un'estate davvero igienizzante


Una cosa è certa: l'estate 2009 è ed è stata una calda estate. In questa bolla di calore abbiamo assistito, nostro malgrado e dalle varie località di villeggiatura, alla crisi dell'informazione, gli scandali di Silvio, qualche accoppamento qui e là, la (finta?) love story tra il bel George e l'abbronzatissima Canalis, gli incendi dolosi, la riscossa del dialetto, la paura per l'influenza A. Ma volete sapere qual è la vera star dell'estate 2009? Amuchina Gel Igienizzante! Non c'è borsetta o valigia che non l'abbia contenuta. Non c'è viaggiatore che non l'abbia usata almeno una volta. Magari esistesse un prodotto così... che eliminasse dal mondo altri "tipi" di batteri, in appena 15 secondi.

venerdì 10 luglio 2009

Come un uomo sulla terra




Come un uomo sulla terra
- Andrea Segre e Dagmawi Yimer in collaborazione con Riccardo Biadene

lunedì 6 luglio 2009

Auguri e bilanci



È bello essere al centro dell'attenzione per un giorno. Essere sommersa da sms e telefonate. Abbandonarsi all'affetto delle persone a cui si vuol bene. Ricevere tanti bei libri. :-) Ma ogni compleanno si porta dietro anche il maledetto vizio di fare bilanci. Di vedere a che punto sono del cammino della vita. Cosa ho raggiunto e cosa mi manca. E un'ombra scende su di me.


(illustrazione di Marta Farina)

sabato 6 giugno 2009

Vertigine


Voci. Che si affastellano negli studi televisivi o nei comizi elettorali.
Parole. Che si sprecano in pagine e pagine di giornali, home page, blog.
Facce. Che giganteggiano nei manifesti per le strade nelle nostre città.
Sorrisi. Che si aprono a 32 denti, aguzzi come quelli dei coccodrilli.
Promesse. Che sono fatte in modo mellifluo a noi italiani.
Se mettessimo tutte queste cose in un bel frullatore ne uscirebbe il VUOTO.

Mare, nient'altro che mare


Gustì restò a contemplare il mare in silenzio, per ore, e a un certo punto gli sembrò che non esistesse l'orizzonte, ma che l'acqua si piegasse improvvisamente all'insù, e ritornasse sopra la sua testa in forma di cielo. Da allora, pensò al mare come a un immenso tendone rimboccato sotto la striscia di spiaggia, là dove finiva il mondo.

(Nel paese di Tolintesàc - Cristiano Cavina)

giovedì 28 maggio 2009

sabato 16 maggio 2009

Vecchi amici


Eccoli lì. Ci sono proprio tutti. Alcuni in prima fila, alcuni più nascosti, altri si faranno aspettare ancora un po'. Ci si sorride, ci si abbraccia, ci si annusa come si fa quando passa del tempo. Poi ci si butta a capofitto nella storia. C'è quello con cui ti indentifichi, quello che vorresti essere, quello che vorresti come migliore amico, quello che ti fa incazzare, quello che odi con tutto il cuore, la tua seconda mamma e il tuo secondo papà. Ma li vuoi rivedere tutti. Hai bisogno di tutti. Le loro storie sono anche le tue storie. Perché sono i personaggi dei libri che segui da anni. E ogni volta è come rincontrare dei vecchi amici.

(illustrazione di Marta Farina)

lunedì 4 maggio 2009

Immobilismo

Mi chiedo quando arriverà il giorno in cui anche l'Italia, tutta, potrà divorziare da Berlusconi.
E ancora una volta riporto qui l'editoriale del direttore dell'Internazionale, che trovo sempre azzeccatissimo.

Segni
Negli anni settanta la Nasa ebbe l'idea di mettere a bordo di due sonde spaziali una placca con un messaggio indirizzato a un'intelligenza aliena. Vi erano incisi alcuni segni confusi – incomprensibili perfino a un essere umano molto intelligente – accanto al profilo stilizzato di un uomo e una donna nudi. Se si volesse compiere un esperimento simile, e raccontare l'immobilismo italiano a degli extraterrestri stranamente appassionati alle vicende politiche di casa nostra, basterebbe mettere a bordo di una sonda le foto di gruppo degli ultimi G8 che si sono svolti in Italia. A quello di Napoli del 1994 c'erano Clinton, Major, Mitterrand, Kohl, Eltsin, il canadese Chrétien, il giapponese Murayama e Berlusconi. Al G8 di Genova del 2001 c'erano Bush, Blair, Chirac, Schröder, Putin, Chrétien, Koizumi e Berlusconi. Al prossimo G8 che si svolgerà all'inizio di luglio all'Aquila ci saranno Obama, Brown, Sarkozy, Merkel, Harper, Aso. E naturalmente Berlusconi.


(Giovanni De Mauro - Internazionale - 1-7 maggio 2009)

venerdì 17 aprile 2009

Italy

Evviva il made in Italy! Apprezzato in tutto il mondo per il suo stile inconfondibile. Come nel settore delle armi, che rappresenta "un patrimonio tecnologico e produttivo non trascurabile per l'economia del paese". E che sfida la crisi segnando un incredibile +222 per cento nell'ultimo anno. Sono dati del rapporto della presidenza del consiglio. Tra i nostri clienti ci sono un po' tutti. In cima alla lista la Turchia. Ma anche l'India e il Pakistan, l'Algeria e la Libia, la Nigeria e Israele. Al Kosovo le aziende italiane forniscono "agenti tossici, chimici o biologici, gas lacrimogeni e materiali radioattivi". Al Messico, insanguinato dalla guerra tra narcos e governo, abbiamo venduto armi leggere e pesanti per 10 milioni di euro. Siamo all'ottavo posto tra i paesi esportatori di armi, ma per l'Archivio disarmo potremmo arrivare al sesto. Finmeccanica è l'azienda leader: quinta nel mondo per profitti legati al settore militare, prima in Europa. E chi è il principale azionista di Finmeccanica? Lo stato italiano.

(Giovanni De Mauro - Internazionale - 17-23 aprile 2009)

giovedì 16 aprile 2009

Senso

"Fortino direi… Io a Lanciano l'ho sentito fortissimo… Danni a Roma?… A San Salvo bello forte… Roma, 6 piano, piuttosto forte… Anche a Silvi si è sentito bello forte… A Napoli la gente è per strada, lunghissima e ondulatoria… In provincia di Foggia si è sentito forte, il lampadario ha ballato fino a qualche minuto fa…". Poco dopo le tre e trentadue della notte del 6 aprile, i siti di social networking come Twitter, FriendFeed e Facebook hanno battuto i grandi quotidiani, le agenzie di stampa, le principali reti televisive. Che si tratti delle prime testimonianze di un violento terremoto o della cronaca da un'isola caraibica, i mezzi di informazione tradizionali non sono più il primo posto dove istintivamente andiamo a cercare le notizie. Certo, molte aree del pianeta sono ancora al buio, ma è solo questione di tempo e in rete arriveranno anche un blogger nordcoreano o uno ruandese.
Ai giornali e ai giornalisti resta il compito di approfondire e soprattutto dare un SENSO. Non è poco.

(Giovanni De Mauro - Internazionale - 10-16 aprile 2009)

martedì 14 aprile 2009

martedì 7 aprile 2009

Macerie (2)


















L'Aquila, città fantasma

Macerie


















6 aprile 2009 - la terra trema in Abruzzo

Andarsene così



Sarebbe splendido
Amare veramente
Riuscire a farcela
E non pentirsi mai
Non è impossibile pensare un altro mondo
Durante notti di paura e di dolore
Assomigliare a lucertole nel sole
Amare come Dio
Usarne le parole
Sarebbe comodo
Andarsene per sempre
Andarsene da qui
Andarsene così

(Baustelle)

venerdì 27 marzo 2009

Tutti per uno, uno per tutti!


Un po' a scoppio ritardato. Tra le notizie che ho letto la scorsa settimana sul giornale questa mi è balzata subito all'occhio. Per ovvi motivi. E mi ha fatto sorridere, seppur con la solita amarezza di fondo.
25 marzo 2009. Luc Rousselet, direttore dell'azienda farmaceutica 3M Santé, è stato sequestrato dai dipendenti dell'azienda. Il manager ha dovuto trascorrere la notte nel suo ufficio, dopo essere stato trattenuto dagli operai che gli hanno concesso di allontanarsi dalla sua stanza solo per andare in bagno. I lavoratori, con il loro gesto, hanno voluto imporre all'azienda una rinegoziazione del piano di ristrutturazione, che prevedeva la soppressione di 110 posti di lavoro su un totale di 235. «Questa azione - ha detto un sindacalista - è l'unica nostra possibilità, ma non c'è alcuna aggressività». La liberazione è avvenuta dopo diverse ore di negoziati fra delegati sindacali e rappresentanti dell'azienda, con un mediatore designato dalle autorità locali. Il rilascio è avvenuto dopo la firma di «un protocollo d'accordo preliminare in base al quale la direzione della 3M si è impegnato ad accollarsi tutte le conseguenze sociali del progetto di ristrutturazione al fine di garantire ai dipendenti colpiti di reinserirsi» nel mondo del lavoro.
Quasi quasi...

giovedì 5 marzo 2009

Poesia dorsale


















ULTIMA CHIAMATA

Ultima chiamata
La mia vita su un piatto
Un destino ridicolo
Senza volo
Vicolo cieco
Meno di zero

martedì 3 marzo 2009

In acqua


"Quando stava in acqua non parlava, non poteva parlare. Ascoltava solo il rumore del suo respiro e le voci lontane, indistinte... E poteva vedere, vedere sotto, sopra e di lato. Chi ci osserva mentre nuotiamo non potrebbe mai immaginare che noi li vediamo mentre ci guardano. E pensiamo, pensiamo, senza pensare. Pensiamo pensieri stupidi: devo provare ad alzare il bacino, provo a distendermi meglio, allungo la bracciata, quanto manca al bordo vasca, sono già stanco, sto finendo la vasca numero cinque, sto finendo la vasca numero cinque, comincio la vasca numero sei... Pensieri che ti svuotano, pensieri senza peso, pensieri di autentica felicità..."

Giulia non esce la sera

Giuseppe Piccioni
Italia 2008

giovedì 26 febbraio 2009

Un'altra scelta fuori dal tempo


Il premier Silvio Berlusconi e il presidente francese Nicolas Sarkozy hanno firmato a Roma l'accordo sul nucleare, che prevede la realizzazione di almeno quattro centrali di terza generazione nel territorio italiano.
I vari Montgomery Burns si stanno già fregando le mani...

mercoledì 25 febbraio 2009

Mattina


Lui è lì. Mentre dormo.
Lui è lì. Quando apro gli occhi.
Lui è lì. Sotto la doccia.
Lui è lì. Mentre mi allaccio le scarpe.

Allora io tento di correre. Di arrivare prima. Di batterlo.
Ma lui mi insegue.
Mi avvolge.
Mi soffoca.
Mi divora.

venerdì 13 febbraio 2009

Haiku (2)



















C'è una meta
per il vento dell'inverno:
il rumore del mare

(Ikenishi Gonsui)

sabato 7 febbraio 2009

Con i piedi, con le mani


Oggi ho visto per prima volta una partita di rubgy. Non ci ho capito molto. Ma mi hanno colpito alcuni aspetti. Innanzitutto che è veramente uno sport collettivo, di squadra. Poi il fatto singolare e paradossale che per andare avanti e raggiungere la meta si debba passare la palla all'indietro. E davvero esilaranti sono i placcaggi e le montagne umane che si formano. Mi è sembrato di vedere tanti Rino Gattuso tutti insieme!

mercoledì 4 febbraio 2009

Eluana


Polemiche, indignazione, questo è giusto, questo è sbagliato, lacrime, pelle d'oca. Non si deve dimenticare che il dolore è privato e tale deve rimanere, come la libertà di scegliere, e che Eluana se n'è andata per sempre 17 anni fa.

lunedì 12 gennaio 2009

Le Passanti

Io dedico questa canzone
ad ogni donna pensata come amore
in un attimo di libertà
a quella conosciuta appena
non c'era tempo e valeva la pena
di perderci un secolo in più

A quella quasi da immaginare
tanto di fretta l'hai vista passare
dal balcone a un segreto più in là
e ti piace ricordarne il sorriso
che non ti ha fatto e che tu le hai deciso
in un vuoto di felicità

Alla compagna di viaggio
i suoi occhi il più bel paesaggio
fan sembrare più corto il cammino
e magari sei l'unico a capirla
e la fai scendere senza seguirla
senza averle sfiorato la mano

A quelle che sono già prese
e che vivendo delle ore deluse
con un uomo ormai troppo cambiato
ti hanno lasciato, inutile pazzia
vedere il fondo della malinconia
di un avvenire disperato

Immagini care per qualche istante
sarete presto una folla distante
scavalcate da un ricordo più vicino
per poco che la felicità ritorni
è molto raro che ci si ricordi
degli episodi del cammino

Ma se la vita smette di aiutarti
è più difficile dimenticarti
di quelle felicità intraviste
dei baci che non si è osato dare
delle occasioni lasciate ad aspettare
degli occhi mai più rivisti

Allora nei momenti di solitudine
quando il rimpianto diventa abitudine,
una maniera di viversi insieme,
si piangono le labbra assenti
di tutte le belle passanti
che non siamo riusciti a trattenere

Fabrizio De Andrè
(dall'album Canzoni, cover di un brano di Georges Brassens, a sua volta ispirato a una poesia di Antoine Paul.)

sabato 10 gennaio 2009

La pillola dell'innamoramento


Lui: Cara, cos'hai?
Lei: ...
Lui: E' successo qualcosa?
Lei: ...
Lui: Non mi hai degnato di uno sguardo per tutta la cena... Non mi hai dato neanche un bacio...
Lei: ...
Lui: E smettila di guardare quella cazzo di televisione per un attimo!
Lei: Bruno, è tutto il giorno che ci penso... Bruno, io... io...
Lui: Dai, parla!
Lei: ...Non ti amo più come una volta. Anzi. Non ti amo più.
Lui: Cara... non dirmi che ti sei di nuovo dimenticata di prendere la pillola!

Liberamente tratto da Amore: in arrivo la «Pozione di Cupido» (Corriere della Sera, 8 gennaio 2009)

Farmaci dell'amore in grado di diminuire o aumentare il sentimento di chi li assume. Un breve saggio pubblicato sulla rivista Nature intravede proprio questa prospettiva nei risultati di numerosi studi scientifici. Non è lontano il giorno in cui si produrranno farmaci per modulare il sentimento. Gli ingredienti della «Pozione di Cupido» già noti sono l'ormone dell'affetto e dell'amore materno, l'ossitocina, l'ormone vasopressina.

venerdì 9 gennaio 2009

Cuori al freddo


Sono freddolosa. Lo sono sempre stata. E sto patendo le temperature polari di queste ultime settimane, nonostante abbia una casetta calda e morbidi maglioni di lana. Al problema del freddo e dei senzatetto è dedicato l'articolo di Gian Antonio Stella sul Corriere della Sera di oggi, dal titolo "In difesa dei clochard lasciati al gelo". Non stupisce che vengano abbandonati al loro destino, ma c'è un allarmante accanimento verso di loro. Lo testimoniano i recenti episodi di estrema chiusura e intransigenza che si sono verificati nel nostro Paese: l'altolà della polizia ai volontari che portavano tè caldo ai clochard rifugiati nella stazione di Mestre perché non avevano l'autorizzazione; le stazioni veneziane volutamente chiuse di notte; il taglio degli aiuti; la multa di 160 euro data a fine dicembre da certi poliziotti fiorentini a poveracci che passavano la notte all'addiaccio con la motivazione surreale che «Dormivano in modo palesemente indecente». Infine l'episodio che più ci ha toccato il cuore durante le vacanze di Natale, ovvero «la morte di «Babu» sotto i portici del Teatro Carlo Felice di Genova dopo la sbrigativa operazione di 'pulizia' (o «polizia»?) con la quale alla vigilia di Natale erano state buttate via le coperte 'sporche' regalate ai senzatetto dalla Caritas».
Sembra uno scherzo del destino - aggiungo io - perché dall'altro lato di piazza De Ferrari le autorità cittadine stavano inaugurando la mostra dedicata a Fabrizio De Andrè, il più grande cantore degli emarginati...

giovedì 1 gennaio 2009

Haiku


Un filo di fumo
disegna adesso
il primo cielo dell'anno

(Kobayashi Issa)