venerdì 9 gennaio 2009

Cuori al freddo


Sono freddolosa. Lo sono sempre stata. E sto patendo le temperature polari di queste ultime settimane, nonostante abbia una casetta calda e morbidi maglioni di lana. Al problema del freddo e dei senzatetto è dedicato l'articolo di Gian Antonio Stella sul Corriere della Sera di oggi, dal titolo "In difesa dei clochard lasciati al gelo". Non stupisce che vengano abbandonati al loro destino, ma c'è un allarmante accanimento verso di loro. Lo testimoniano i recenti episodi di estrema chiusura e intransigenza che si sono verificati nel nostro Paese: l'altolà della polizia ai volontari che portavano tè caldo ai clochard rifugiati nella stazione di Mestre perché non avevano l'autorizzazione; le stazioni veneziane volutamente chiuse di notte; il taglio degli aiuti; la multa di 160 euro data a fine dicembre da certi poliziotti fiorentini a poveracci che passavano la notte all'addiaccio con la motivazione surreale che «Dormivano in modo palesemente indecente». Infine l'episodio che più ci ha toccato il cuore durante le vacanze di Natale, ovvero «la morte di «Babu» sotto i portici del Teatro Carlo Felice di Genova dopo la sbrigativa operazione di 'pulizia' (o «polizia»?) con la quale alla vigilia di Natale erano state buttate via le coperte 'sporche' regalate ai senzatetto dalla Caritas».
Sembra uno scherzo del destino - aggiungo io - perché dall'altro lato di piazza De Ferrari le autorità cittadine stavano inaugurando la mostra dedicata a Fabrizio De Andrè, il più grande cantore degli emarginati...

Nessun commento: