mercoledì 30 luglio 2008

La solitudine dei numeri primi


I numeri primi sono divisibili soltanto per 1 e per se stessi. Se ne stanno al loro posto nell'infinita serie dei numeri naturali, schiacciati come tutti fra due, ma un passo più in là rispetto agli altri. Sono numeri sospettosi e solitari e per questo Mattia li trovava meravigliosi. Certe volte pensava che in quella sequenza ci fossero finiti per sbaglio, che vi fossero rimasti intrappolati come perline infilate in una collana. Altre volte, invece, sospettava che a anche a loro sarebbe piaciuto essere come tutti, dei numeri qualunque, ma che per qualche motivo non ne fossero capaci. Il secondo pensiero lo sfiorava soprattutto di sera, nell'intrecciarsi caotico di immagini che precede il sonno, quando la mente è troppo debole per raccontarsi delle bugie.
In un corso del primo anno Mattia aveva studiato che tra i numeri primi ce ne sono alcuni ancora più speciali. I matematici li chiamano primi gemelli: sono coppie di numeri primi che se ne stanno vicini, anzi quasi vicini, perché tra di loro vi è sempre un numero pari che gli impedisce di toccarsi per davvero. Numeri come l'11 e il 13, come il 17 e il 19, il 41 e il 43. Se si ha la pazienza di andare avanti a contare si scopre che queste coppie via via si diradano. Ci si imbatte in numeri primi sempre più isolati, smarriti in quello spazio silenzioso e cadenzato fatto solo di cifre e si avverte il presentimento angosciante che le coppie incontrato fino a lì fossero un fatto accidentale, che il vero destino sia quello di rimanere soli. Poi, proprio quando ci si sta per arrendere, quando non si ha più voglia di contare, ecco che ci si imbatte in altri due gemelli, avvinghiati stretti l'uno all'altro. Tra i matematici è convinzione comune che per quanto si possa andare avanti, ve ne saranno smepre altri due, anche se nessuno può dire dove finchè non li si scopre.
Mattia pensava che lui e Alice erano così, due primi gemelli, soli e perduti, vicini... ma non abbastanza per sfiorarsi davvero.

(La solitudine dei numeri primi - Paolo Giordano)

mercoledì 23 luglio 2008

Scordiamoci di lei!


Sono al supermercato alla cassa, radio in sottofondo, e la cassiera canta "Non ti scordar di meeeeeeee". Mi collego a Internet e appare il banner con una coloratissima scritta che mi chiede se voglio scaricare "Non di scordar di me" di Giusy Ferreri sul mio cellulare. Accendo la tv e su All Music indovinate chi c'è? Certo, c'è di peggio. Ma adesso (non) capisco tante cose del nostro Paese. E mentre noi cerchiamo di scordarci di lei magari promulgheranno una legge per conferire l'immunità anche ai cantanti! Lodo Albano (Carrisi).

domenica 20 luglio 2008

venerdì 18 luglio 2008

Via, via, vieni via di qui


E' tempo di trasloco. Si cambia sede di lavoro. E siamo già invasi dagli scatoloni. Devo ammettere che, anche se sono contenta di andare via, la fase di inscatolamento e impacchettamento mi mette un po' d'ansia. Forse perché di traslochi nella mia vita ne ho fatti e vissuti parecchi. E la stessa cosa mi capita quando faccio la valigia...

mercoledì 16 luglio 2008

Un mare... di rifiuti


















Forse non ci rendiamo conto. Anzi, sicuramente non ci rendiamo conto. Anche quei rifiuti che vengono definiti "biodegradabili" possono inquinare e recare gravi danni. Anche se il mare ha un altissimo potenziale di autorigenerazione e autodepurazione lo stiamo mettendo a dura prova. Causando alterazioni degli equilibri naturali.

Ecco i tempi di degradazione in mare di alcuni oggetti comuni:

- tovagliolo di carta 4 settimane
- giornale 6 settimane
- torsolo di mela 2-6 mesi
- fiammiferi 6 mesi
- mozzicone di sigaretta 1 anno (e più)
- buccia di banana 2 anni (e più)
- sacco di plastica da 10 a 20 anni
- barattolo di conserva quasi 50 anni
- contenitore di polistirolo oltre 50 anni
- lattina di alluminio 200 anni
- lenza da pesca 600 anni
- bottiglia di plastica quasi 1000 anni
- bottiglia di vetro tempo indeterminato

venerdì 11 luglio 2008

L'uomo



Le piante, da quelle di seta fino alle più arruffate
gli animali, da quelli a pelo fino a quelli a scaglie
le case, dalle tende di crine fino al cemento armato
le macchine, dagli aeroplani al rasoio elettrico

e poi gli oceani e poi l'acqua nel bicchiere
e poi le stelle
e poi il sonno delle montagne
e poi dappertutto mescolato a tutto l'uomo

ossia il sudore della fronte
ossia la luce nei libri
ossia la verità e la menzogna
ossia l'amico e il nemico
ossia la nostalgia la gioia il dolore

sono passato attraverso la folla
insieme alla folla che passa.

(Nazim Hikmet)

giovedì 10 luglio 2008

Echissene!


Da avvenenti soubrette e calciatori a esponenti della politica. Ci tengono a far sapere tutto di loro, ma proprio tutto. Ci tengono aggiornati sulla loro vita sessuale. Da quanto non fanno sesso, perché e il loro momentaneo stato di grazia. Non paghi, suggeriscono che "La castità farebbe bene un po' a tutti..." Echissenefrega!

martedì 8 luglio 2008

giovedì 3 luglio 2008

My Daily Show


Ve lo ricordate "The Truman Show"? Nel film il protagonista, interpretato da Jim Carrey, vive un'esistenza tranquilla e noiosa, finché un giorno alcune strane coincidenze ed eventi inspiegabili lo spingono a pensare di essere sempre vissuto in un mondo fittizio. Lui è al centro di un reality show e tutte le persone che fanno parte della sua vita non sono che attori. Ebbene. Anche a me sembra di vivere un po' così. Ogni mattina si ripete lo stesso show quando esco di casa. "Buongiorno carissima!" il saluto della portinaia, poi passa un ragazzo in bicicletta, sempre lui. All'angolo ci sono il macellaio e quelli delle pompe funebri che vanno al bar, poi lungo la strada che mi porta alla metro incontro la ragazza bionda con gli occhiali da sole giganteschi, l'uomo dalle camicie e giacche sgargianti con la sigaretta in mano, un papà e la sua bambina. E anche in metropolitana gli stessi volti, mattina dopo mattina. Cambiano solo i colori dei loro vestiti.
Tutto ciò è rassicurante e inquietante nello stesso tempo.
Ma chi sono? Comparse? O persone che come me sono costrette a un'interminabile ripetitività di passi, gesti ed azioni?
Forse basta cambiare strada. Da domani...

E ora... consigli per gli acquisti!