venerdì 30 dicembre 2011

La mia classifica del 2011


Mentre inizia il conto alla rovescia per la notte di San Silvestro, io faccio la classifica delle letture che mi hanno accompagnato in questo 2011.

Cinque stelline anobii: Accabadora, Michela Murgia, Einaudi

Il più onirico: L'uccello che girava le viti del mondo, Haruki Murakami, Einaudi

Il più letterario: La manomissione delle parole, Gianrico Carofiglio, Rizzoli

Il più genuino: Ascolta il mio cuore, Bianca Pitzorno, Mondadori

Il libro del cuore: Marinai perduti, Jean-Claude Izzo, E/O

La sorpresa: La breve favolosa vita di Oscar Wao, Junot Diaz,
Mondadori

Esordiente dell'anno: Tetano, Alessio Torino, Minumum Fax

Le delusioni: Espiazione, Ian McEwan, Einaudi ; Non lasciarmi, Kazuo Ishiguro, Einaudi

domenica 25 dicembre 2011

Buon Natale!


Buon Natale a tutti! Perché Natale è anche uno stato d'animo!
Ritorniamo un po' bambini. Che dite?

domenica 4 dicembre 2011

Midnight in Paris, ovvero della nostalgia


Din don, din don. I dodici rintocchi della mezzanotte.
Mentre Cenerentola fugge dal ballo perdendo la scarpina di cristallo e la carrozza si ritrasforma in zucca, Gil, uno sceneggiatore di Hollywood in cerca di ispirazione per il suo primo romanzo, gironzola alticcio e sperduto per le stradine di Parigi. A un certo punto vede arrivare un'auto d'epoca, con a bordo ragazzi festosi che lo invitato a salire. E lui si lascia convincere. Così si ritrova incredulo nella ancora più affascinante Parigi degli anni Venti: a una festa con Scott e Zelda Fitzgerald in persona mentre al piano suona Cole Porter! Scambia vivaci opionioni nientepopodimenoche con Ernest Hemingway ("L'amore fa scordare la paura della morte!") e in casa di Gertrude Stein (Kathy Bates), a cui fa leggere il suo manoscritto, incontra Adriana (la bellissima Marion Cotillard) musa di Pablo Picasso e si invaghisce di lei.
Nottata dopo nottata conosce anche Dalì (Adrien Brody), Eliot, Buñuel con cui ha divertenti scambi di battute.
Di giorno Gil è l'annoiato fidanzato di Inez, di notte un appassionato scrittore in compagnia dei suoi "idoli" letterari.
Il film è leggero e divertente (e anche un po' favola!) e leggeri ci si sente quando si esce dal cinema. Certo, a noi "puristi" di Woody Allen viene da storcere un po' il naso. Ci aspettiamo sempre qualcosa di più geniale da lui.
Su di una cosa Woody ha proprio ragione: non siamo capace di vivere bene il presente. E guardiamo sempre al passato con nostalgia. E questa inquietudine e scontentezza dell'animo umano coinvolge tutti gli individui, celebri e non, e avviene in tutte le epoche storiche.
"Un ulteriore salto d’epoca fa balenare a Gil che il passato acquista valore solo dall’essere stato il presente di qualcun altro, in una catena infinita."
E voi, in che epoca avreste voluto vivere?

Tre stelline ***

Midnight in Paris

Woody Allen
USA/Francia, 2011